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Nella giornata del 25 settembre, su iniziativa della Guardia Costiera di Marsala, è stata
eseguita una ricognizione degli specchi acquei in località Biscione del Comune di
Petrosino al fine di eliminare l’ormeggio stanziale ed indiscriminato di natanti in un
area non destinata alla sosta di unità, libera e non in concessione a terzi.
Nonostante le attività di bonifica eseguita nel febbraio scorso, dalle ispezioni
subacquee sono emersi, ancora una volta, diversi abusi da parte di ignoti che, non
curanti delle vigenti disposizioni relative all’uso del demanio marittimo e alla
salvaguardia ambientale, hanno gettato in mare materiale di ogni tipo per creare dei
sistemi di ormeggio delle imbarcazioni.
Sono stati identificati e deferiti all’autorità giudiziaria, per il reato di abusiva
occupazione di pubblico demanio marittimo e violazioni della normativa ambientale,
quattro responsabili che mantenevano ed utilizzavano, con le proprie unità da diporto,
i sistemi di ormeggio tipo “corpo morto” abusivamente collocati sul fondale.
In totale la complessa attività eseguita con la preziosa collaborazione del Comune di
Petrosino che ha messo in campo uomini e mezzi, ha permesso di rimuovere dal
fondale n. 28 corpi morti in cemento, in alcuni casi realizzati in modo rudimentale
mediante copertoni ed altri recipienti all’uopo riempiti di cemento; circa 60 metri di
cime d’ormeggio e spezzoni di catene posti sotto sequestro penale; nel contempo
sono stati liberati e restituiti alla pubblica fruizione circa 4000 metri quadrati di
specchio acqueo.
Durante l’attività, inoltre, è stata svolta anche una pulizia dei fondali rimuovendo altro
materiale abbandonato (bottiglie di plastica utilizzate come gavitelli segnalanti,
pozzetto in plastica per cavi elettrici, paletti in ferro, una parte di scafo di barca ecc.).
L’attività proseguirà nei prossimi giorni lungo tutta la fascia costiera di giurisdizione al
fine di tutelare il pubblico utilizzo del mare e l’integrità dell’ambiente marino costiero.
Si rammenta a tutti i diportisti interessati che l’installazione e l’utilizzo di un corpo
morto in mare per l’ormeggio della propria unità può avvenire solo in presenza di una
concessione demaniale marittima.
Le operazioni della Guardia Costiera proseguiranno nei prossimi giorni