on. LO CURTO (UDC), DA GILETTI OSPITI MENO TITOLATI A PARLARE DI SPRECHI E DI SICILIA, CROCETTA RISPONDA DEL SISTEMA MONTANTE E BRAMBILLA SI VERGOGNI PER ESPRESSIONI RAZZISTE 7 ottobre 2019

SICILIA; NON E’ L’ARENA: LO CURTO (UDC), DA GILETTI OSPITI MENO
TITOLATI A PARLARE DI SPRECHI E DI SICILIA, CROCETTA RISPONDA DEL
SISTEMA MONTANTE E BRAMBILLA SI VERGOGNI PER ESPRESSIONI RAZZISTE

PALERMO – “Più che fare informazione in certe trasmissioni televisive
si preferisce denigrare la Sicilia. Massimo Giletti crede di fare bene
parlando di sprechi e mala amministrazione nella nostra regione, ma a
“Non è l’Arena” sovente si presentano i personaggi meno titolati a
parlare di buongoverno. È il caso del redivivo Rosario Crocetta al
quale andrebbero poste domande sul sistema Montante che ha stretto la
Sicilia tra i tentacoli del malaffare durante il suo governo, e sul
regalo fatto al governo Renzi di oltre 600 milioni per smantellare le
province e con queste le scuole e le strade siciliane. Per non parlare
dei conti su cui non ha fatto chiarezza e sul disavanzo che avrebbe
potuto spalmare in trent’anni avendo un governo nazionale amico e
dialogante. In trasmissione è emerso comunque che il presidente
dell’Ars Gianfranco Miccichè, anche se non in maniera efficace sul
piano della comunicazione, ha smentito le fandonie sul numero dei
dipendenti regionali e sui costi del parlamento siciliano. Trovo
grave, invece, che sia dia spazio all’imprenditore Gianluca Brambilla
messo lì in studio per asserire con l’odio e il compiaciuto consenso
di Pietrangelo Buttafuoco, che chi ruba al nord è più bravo di chi
ruba al sud, o per affermare che le popolazioni del settentrione siano
geneticamente superiori ai meridionali. Queste espressioni sono di una
inaudita volgarità che non solo dovrebbero far indignare ogni
cittadino meridionale, ma ogni persona che ha a cuore i valori
democratici perché sono un vero e proprio inno al razzismo e al
fascismo ripudiati dalla Costituzione. Buttafuoco, in particolare,
dovrebbe vergognarsi perché non conosce lo Statuto, non conosce le
ragioni storiche ed economiche che portarono alla sua approvazione e
dimostra con voluta cattiveria di disconoscere il duro lavoro che il
Governo Musumeci sta facendo in silenzio e senza clamori per porre
rimedio ai disastri trovati. Se è facile puntare il dito contro chi da
siciliano in Sicilia e a Roma non ha fatto il proprio dovere, non è
davvero tollerabile che non si dica che lo Stato e chi ha governato
agisce dietro le spinte degli interessi delle grandi lobby che sono in
Europa e nel nord Italia e questo avviene attraverso le
infrastrutture, le imprese e il sistema bancario smantellato in
Sicilia e concentrato al proprio al nord. Da siciliana e parlamentare
di questa terra mi vergogno per quei siciliani che si presentano a
queste trasmissioni il cui unico scopo è di parlare alle viscere di
coloro che pensano sia un bene essere trattati da sudditi con il
reddito di cittadinanza, mentre al nord si fanno le grandi opere, si
crea economia e si rivendica l’autonomia differenziata che sarebbe un
ulteriore ed insopportabile scippo a danno delle regioni del sud”. Lo
afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale
siciliana.

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